Aprire i cancelli…

In lingua corsa, Cateri significa letteralmente cancelli. Qui vi invitiamo ad aprirli, uno ad uno, per scoprire finalmente cosa si nasconde al loro interno… Prima di tutto, ammirerete le antiche case di granito che costeggiano le strette vie del paese. Se poi vi aggirate tra queste stradine acciottolate e passaggi a volta, arriverete alla piazzetta che, affacciata sul mare inizia la vostra scoperta.

Cateri, nel cuore della via degli artigiani…

Cateri apre le porte del suo giardino quasi segreto per offrirvi tutti i suoi tesori. La visita potrebbe iniziare aprendo la porta del laboratorio KINAI di Virginie Bareille. In questo luogo tra mare e montagna, attinge alla sua immaginazione per creare i suoi oggetti d’arte. È anche la promessa di un incontro con un artigiano che trasforma e decora la terracotta a mano con tanta passione.

Un patrimonio religioso ineguagliabile…

Dirigetevi ora verso la chiesa di Santa Maria Assunta. Non è come se aveste un déjà vu? È possibile… Sembra che sia stata costruita sulla base dei progetti della Cattedrale di San Pietro a Roma. Prima di tutto, osservate questo notevole campanile absidale ad archi, unico in Corsica, e ora entrate… Sarete accolti da due dipinti del XVII secolo particolarmente notevoli.

Non lontano da qui, si trova la cappella della confraternita di San Marcello. Inoltre, basta entrare per un momento per ammirare il dipinto del sacrificio di Isacco.

Una pausa spirituale…

Poi, uscendo dal paese di Cateri, guardate in fondo alla strada verso il Lavatoggio. Vedrete un convento costruito sulle rovine del castello di Marcassu, risalente al X secolo. Oggi è abitato dai monaci benedettini della Congregazione di Nostra Signora della Speranza. Alcuni fortunati riescono ad entrare in questo luogo anche durante i concerti polifonici in estate.

Una pausa golosa…

Tra i luoghi imperdibili di Cateri, una pausa da Léon è d’obbligo. Mecca della gastronomia tradizionale e delle feste, la locanda U San Dumè offre una generosa cucina familiare con erbe della macchia in un’atmosfera sempre festosa. Inoltre, il biscottificio del paese, garante di ricette ancestrali, vi farà sicuramente sciogliere di piacere con le sue famose cuggiole alle mandorle o al vino bianco.

Lo sapevate?

Tra Cateri e Lavatoggio si trova il Ponte di a Spusata. Secondo una tradizione popolare, prende il nome da una giovane sposa che perse la vita mentre partiva in carrozza per la luna di miele con il giovane sposo.