La cappella di San Francesco, San Francè in corso, è dedicata al santo nato in Calabria a Paola intorno al 1416, morto a Plésis les Tours nel 1508 e canonizzato nel 1519. Fondatore dell'ordine dei Minimi (minori), in alcune località è patrono dei marinai.
Si festeggia il 2 aprile; quel giorno viene portata in processione nella chiesa del villaggio, San Roccu, dove rimane fino al lunedì di Pentecoste. Orientata a N 27º E (un orientamento comune per gli edifici in epoca romana), la cappella potrebbe aver coperto un edificio pagano. La sua presenza è attestata dal XVIII secolo. La costruzione è semplice, con una porta principale e una laterale, e contiene un altare che ricorda lo stile barocco con colonne trompe l'oeil. Esiste una leggenda legata alla presenza di questo edificio religioso: a metà del sentiero che parte dalla cappella verso il fiume, una pietra sul terreno presenta tre piccole cavità che corrispondono perfettamente alla posizione del pollice, dell'indice e del medio della mano di un uomo. Si racconta che San Francesco, in visita alla regione, salì al villaggio di Puffiume (l'attuale quartiere di San Francesco, o Alivetu Cumunu, che nel XV secolo era un villaggio a sé stante, abbandonato nel XVIII secolo). Lì infuriava una battaglia con i mori (barbari) e il sangue scorreva a fiumi. San Francesco pose le dita sulla pietra per fermare il massacro; per gratitudine gli abitanti del villaggio gli consacrarono questa cappella.
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