Felì en concert

Felì farà tappa a Belgodere per il suo storico tour del 35° anniversario. L'itinerario musicale del cantante è un'armonia di delicatezze, un viaggio radicato nella condivisione della cultura e della lingua della Corsica.

L'appassionato ambasciatore di una cultura unica FELÌ, un nome e una voce che risuonano nel mondo artistico corso da 35 anni. Con una delle più ampie discografie del patrimonio musicale dell'isola, che comprende 12 album in studio e dal vivo, oltre 150 canzoni composte con il suo complice di lunga data, il compianto Ghjuvan'Terramu Rocchi, Jacques Fusina e Patrizia Gattaceca, diverse migliaia di dischi venduti, milioni di streaming e visualizzazioni sulle piattaforme e innumerevoli concerti al suo attivo... Il figlio di Casinca è molto più di un artista. È l'ambasciatore appassionato di una cultura unica, le cui melodie senza tempo e la cui autenticità trascendono le generazioni e toccano i cuori ben oltre i confini della Corsica.

Uno spirito di apertura e condivisione senza frontiere, FELÌ trae la sua forza dalle radici di questa cultura e di questa lingua, di cui oggi è uno dei più fervidi ambasciatori. In ogni modo, la Corsica è nel suo cuore. Con la gente e la sua terra, un legame indissolubile che continua a spianare la strada. Apertura artistica e condivisione sono parole chiave per Felì, che nel corso degli anni ha moltiplicato le collaborazioni, a partire dagli anni '80 con un importante gruppo di canto polifonico corso, A Filetta, per poi unirsi a un altro gruppo emblematico, Surghjenti. Queste esperienze particolarmente gratificanti gli hanno fatto scoprire il gusto per la composizione, un approccio che ha portato alla pubblicazione del suo primo lavoro, Campà, nel 1989, segnando gli inizi già molto promettenti della sua stretta collaborazione con Ghjuvan'Terramu Rocchi. FELÌ ha a sua volta messo il suo talento al servizio di altri artisti, come i pionieri della cultura corsa Petru Guelfucci nei brani "A puesia hè libertà" e "A mia musa", di cui ha scritto la musica, Antoine Ciosi ("Mulinu di sognu" e "Primu amore"), il gruppo Canta u Populu Corsu ("Ch'ellu canti u populu corsu") e Jacky Micaelli. Ma anche con artisti emergenti come Sekli, Ghjuvan'Francescu Luciani e Diana Saliceti. FELÌ costruisce ponti tra generazioni, ma anche tra culture.

Da Casinca all'Irlanda, passando per l'Occitania...
La canzone "Terre", duettata con NADAU, l'emblematico artista guascone-bernico con 50 anni di carriera, è una vibrante incarnazione di questa miscela di corso e occitano. Un'altra porta aperta, un altro viaggio, in Irlanda con FELÌ, un progetto di tipo nuovo, lanciato nel 2023. Il cantante, ex falegname, sta creando le musiche per il prossimo film documentario di Jean-Pierre Alessandri (Ramona Productions). Intitolato "Dancing in Corsica: les comédiens", racconta la storia di 8 attori dilettanti di Rogliano, nel Capo Corso, che decidono di dedicarsi alla recitazione adattando un'opera di un autore irlandese. Questa produzione corso-franco-irlandese uscirà nelle sale alla fine del 2024.

... prima di comporre l'inno del Mediterraneo
Allo stesso tempo, FELÌ e Scola In Festa, la scuola di canto, musica e lingua corsa da lui diretta, stanno lavorando a un progetto la cui portata e influenza promettono di essere senza precedenti. Si tratta di un progetto nato dall'incontro tra FELÌ, Aadel Essaadani, figura di spicco della vita culturale marocchina e presidente dell'associazione "Racines", e Franck Lidon, vicedirettore delle azioni e delle risorse mediterranee di Radio France. L'idea è quella di creare una canzone, accompagnata da un'orchestra filarmonica, con l'obiettivo di diventare l'inno del Mediterraneo. Scritta dal poeta alisgianincu Jacques Fusina e da FELÌ, anch'egli compositore, e arrangiata da Dominique Mattei, direttore d'orchestra e arrangiatore per grande orchestra, sarà eseguita dai bambini di Scola In Festa. La prima versione di questa canzone, "Mediterraniu", sarà eseguita in lingua corsa all'inizio del 2024, ma l'obiettivo è quello di tradurla in diverse altre lingue del Mediterraneo, tra cui l'italiano, il sardo, il greco, lo spagnolo, il catalano, l'occitano, il berbero, l'arabo, il turco e il francese, in vista della sua iscrizione nella lista del Patrimonio mondiale dell'UNESCO.

Una tradizione quotidiana di trasmissione
Fin dalle sue origini, nel 1989, FELÌ ha saputo stare al passo con i tempi rimanendo fedele alle proprie radici e privilegiando al tempo stesso la trasmissione e la condivisione, come dimostra il suo costante impegno nei confronti dei bambini e della scuola Scola In Festa, fondata nel 2001, che oggi è un vero e proprio conservatorio della cultura contadina. Con oltre 350 allievi di età compresa tra i 3 e gli 80 anni - il 95% dei quali sono bambini o adolescenti - Scola In Festa è fortemente impegnata nella formazione linguistica. La scuola ha prodotto 3 album contenenti un totale di 65 filastrocche e canzoni per bambini interpretate da bambini (composte da Ghjuvan'Terramu Rocchi, Jacques Fusina, Pierrot Santucci e FELÌ): "Brame zitelline" nel 1995, "Girasole: Cantà cantà cantà" nel 2015 e "Eiu Cantu" nel 2019. Una delle particolarità di questi album è che saranno distribuiti, insieme a un pacchetto didattico, ai 2.000 insegnanti delle scuole elementari, medie e superiori dell'autorità educativa della Corsica.

Il potere della musica e della lingua corsa, il pubblico, il palcoscenico...
FELÌ crede fermamente nel potere della musica di creare legami indissolubili tra le culture e tra gli individui. "Aprirsi al mondo significa dialogare con altre culture mettendo in risalto la collettività, e la lingua corsa è una risorsa straordinaria in questa ricerca di universalità", afferma il cantante. Questo stato d'animo trova un'eco particolarmente clamorosa nella sua ultima opera, "Amparate mi à cantà", pubblicata nel marzo 2023, con due nuove composizioni che si aggiungono al suo già impressionante repertorio e 22 brani emblematici scelti dal pubblico attraverso i social network; Tra questi, "Golu", "Dà mi tù", "Ci campanu i mei", "A casuccia", "Sò ind'è mè", "Di stu paese", "À dì ti", "Fior'd'alisu", senza dimenticare "Innamurichjate", "A voline più", "A mo prumessa", "O Corsica la mea" e la versione corso-spagnola di "Quand'è tù balli", con il percussionista cubano Piro Barrios, tra gli altri musicisti riuniti per due memorabili concerti allo Spaziu Culturale Charles Rocchi di Biguglia, per immortalare i più grandi successi di FELÌ da dove si sente più a casa: il palcoscenico.

2024: un tour storico, una scommessa folle...
Il 2024 segna 35 anni di carriera di FELÌ. Un ricco percorso artistico, dal locale all'universale, nel corso del quale ha intessuto un legame indissolubile con la sua terra e la sua gente, che si percepisce in ogni sua canzone, che è molto più di un insieme di melodie: riflette l'anima corsa e il suo desiderio di condividere con il maggior numero possibile di persone i suoi valori e la sua cultura millenaria, una storia tanto euforica quanto tormentata... La profondità e la potenza della sua voce e delle sue interpretazioni hanno già conquistato un vasto pubblico, sia sull'isola che fuori. Oggi FELÌ vuole portare il suo approccio musicale a un livello completamente nuovo, pensando fuori dagli schemi. In qualità di autoproduttore, ha programmato per l'occasione un tour storico, con una serie di 15 concerti che si snoderanno tra la Corsica e il continente.

Tariffe

Tariffe non comunicate.

Info

  • Periodo di apertura

    Lunedì 12 agosto 2024. Data da confermare.