La punta estrema del Golfo di Calvi

A Punta di Spanu non ci sono scogliere, paludi, boschi e nemmeno un delta… In effetti, qui troverete solo rocce, sì ma… che rocce! Così, i riflessi grigi e ocra saranno un piacere incredibile per i vostri occhi, alla luce della sera.

Ora andate a scoprire questo labirinto di rocce, alquanto frastagliate, talvolta ripide e disseminate di piccole insenature di sabbia o di ciottoli molto piacevoli.

Il suo carattere selvaggio e naturale è tuttavia scandito da tracce di occupazione umana. I resti dei suoi muri a secco circondati dalla macchia, i suoi pagliaghji e la sua torre genovese ne sono la prova. Un tempo sito agricolo, gli abitanti coltivavano cereali e pascolavano le loro mandrie. Durante la passeggiata è possibile incontrare ancora oggi capre e pecore.

Una vegetazione singolare…

La macchia mediterranea della Punta di Spanu è soprattutto caratterizzata da una vegetazione bassa, tipica dei luoghi sottoposti a venti violenti e agli spruzzi del mare. Ma i profumi inebrianti del cisto, del mirto, del lentischio e degli spruzzi del mare bastano a rendere il luogo magico. Qui hanno trovato posto anche specie rare.  Qui hanno trovato rifugio l’Helicodiceros muscivorus e una sottospecie a foglia carnosa dell’ambrosia. Poi, sull’estremità della punta, vedrete volare anche i gabbiani, probabilmente in cerca di qualche bocconcino.

Questo luogo incantevole è sicuramente uno dei siti naturali più belli della costa.