"A Ghjesgia di a Trinità di San Giovani"... Vero gioiello dell'arte romanica, questo edificio fu costruito intorno al 1100.

I blocchi di granito che compongono la facciata sono di tre colori diversi, essendo il tre il numero della perfezione della Trinità: il beige simboleggia il Padre, il verde il Figlio e il rosso lo Spirito Santo.

Sopra la porta si trova un arco con 7 chiavi di volta scure e 8 chiare: il 7 invita l'uomo a rivolgersi a Dio e l'8 simboleggia la sua resurrezione.
All'interno si trovano due affreschi del XV secolo.

La chiesa aveva lo status di chiesa pia. Fino all'inizio del XIX secolo è stato un luogo di sepoltura per gli abitanti di Aregnu e Sant'Antuninu in un luogo di sepoltura comune chiamato "arca". La sua vocazione religiosa è stata affiancata da un ruolo sociale
ruolo sociale fino all'inizio del XVI secolo.

Fungeva anche da tribunale di prima istanza. Il nome del villaggio, Aregno,
si dice che sia una deformazione di aringo.

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