Sulla strada per la sentinella del mare

Calvi, il mare, il suo porto turistico  e, naturalmente, la sua cittadella… Da lassù si può vedere con orgoglio la penisola di Revellata e il suo faro. Per esplorare questa zona straordinaria, partite con noi lungo il sentiero dei doganieri. È infatti quella che vi condurrà ai piedi di questa sentinella del mare, con, come unici compagni, la macchia mediterranea profumata e la risacca del mare.

Sulle tracce dei doganieri…

Anche voi potete tenere d’occhio la costa, come facevano i doganieri in passato, seguendo uno dei sentieri che si snodano tra le città della Corsica. Ma prima di imboccare il sentiero che vi condurrà alla Revellata, pensate a una piccola deviazione presso la punta Saint François. Inoltre, dalle rovine dell’antico convento, potrete già intravedere all’orizzonte la penisola e il ripido rilievo della costa.

Abbassando leggermente lo sguardo, si vede U Roncu in basso… una spiaggetta, il mare, le rocce e le insenature scoscese. Se vi fermate sulla sabbia, vedrete sicuramente, di fronte a voi, dei bambini temerari che saltano da un’alta roccia… il suo soprannome? Il Napoleone!

Ora tornate su, poi prendete la strada verso Galeria e Porto. Presto seguirete uno dei sentieri secolari che conducevano uomini e cavalli lungo le coste della Balagne e della Corsica. Prima alcune scogliere per il piacere delle emozioni, il cielo azzurro sullo sfondo e, infine, la riva della Revellata che si avvicina a ogni passo.

 

La macchia ha profumato il mare…

Poi, dopo alcuni minuti di marcia, la vostra ricompensa vi attende. Da questo momento in poi, è possibile scorgere la curva della magnifica baia di Alga e la sua spiaggia da sogno. Infine, si svelano completamente e invitano a fare una breve pausa per ammirare il panorama. Dopo questo momento di contemplazione, proseguite lungo il sentiero, tra il mare e la macchia mediterranea, che vi condurrà al belvedere allestito dal Conservatoreio del Litorale. Si trova proprio sotto il faro di Revellata. Alla fine di una salita piuttosto dolce, i vostri sforzi saranno finalmente ricompensati!

In questo momento preciso vi si offre una vista magnifica e mozzafiato… un momento di pura pienezza. Poi, guardando a sinistra, si scorgono in lontananza le rocce rosse della riserva di Scandola, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Ora assaporate per un attimo la bellezza di questo paesaggio e lasciatevi cullare dal… silenzio!

Potete ora riprendere il viaggio. Il verde del cisto, il beige della roccia, il rosso arancio del corbezzolo e il giallo oro dell’elicrisio vi accompagneranno al ritorno. Se lo desiderate, potete anche fare una deviazione per esplorare uno dei sentieri che si addentrano nella penisola prima di tornare.

Inoltre, chi ha pensato al costume da bagno può anche fare una sosta per una nuotata rinfrescante.

Siete tornati da questo viaggio alla fine del mondo. Un cambio di scenario e un ritorno all’essenziale vi hanno sicuramente illustrato quanto possa essere ammaliante la natura corsa! Allora, vi è piaciuto? Beh, ci torneremo quando vorrete!

Silenzio, stiamo cercando!

Una volta arrivati sotto il faro, vedrete un portale che conduce allo STARESO. Si tratta di un centro di ricerca marina e oceanografica, creato nel 1972, che si concentra sulla ricerca nel Mediterraneo.

È costituito da laboratori, aule, un’infrastruttura subacquea completa e un porto riparato dove scienziati, studenti e tirocinanti provenienti da tutto il mondo possono essere ospitati e persino alloggiati in loco.

Per non disturbare il lavoro degli scienziati, vi chiediamo rispettosamente di evitare di scendere alla stazione.